Tòpo asce Lisària, che tradotto dal griko significa Luogo di Pietre, è un viaggio verso i confini tra i comuni dei paesi della Grecìa Salentina.
L’isola ellenofona, nel cuore del Salento “di mezzo”, è identificata da dieci centri nei quali è sopravvissuta la cultura orale della lingua grika e da due comuni che pur avendo perso l’uso della lingua hanno mantenuto traccia dell’identità del Salento ellenico.
I comuni custodi dell’idioma linguistico sono: Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sogliano Cavour, Sternatia e Zollino.
L’obiettivo di questo progetto è la valorizzazione del patrimonio immateriale della lingua grika relativo allo studio della toponomastica per rintracciare il significato dei nomi delle campagne che segnano il confine tra i diversi comuni del territorio della Grecìa Salentina.
Ripercorrendo le vie dei campi, riscoprendo la storia dei paesi griki e le origini dei toponimi dei terreni rurali, si è tentato di ricostruire l’identità dei luoghi evidenziandone le loro particolarità, le funzionalità e le leggende che li hanno resi unici nel corso dei secoli sino ad oggi.
Addentrandosi lungo i sentieri delle zone agricole di confine, la ricerca si è arricchita con il ritratto fotografico delle strutture rurali presenti. Dagli scatti, spicca la bellezza e l’importanza della pietra come elemento naturale che ha permesso la costruzione di furnieddhi, pajare, aie, pozzelle, tratturi e muretti a secco, la presenza di architetture religiose come chiesette e iconelle votive e la sopravvivenza di elementi megalitici di epoche lontanissime come menhir, dolmen e specchie.
Questi elementi identitari della civiltà contadina, oggi ritenuti patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco, hanno avuto la forza di sopravvivere all’avvento della modernità e al conseguente abbandono delle attività agricole. Ma la ricerca è proseguita anche all’interno dei centri urbani dove gli elementi in pietra hanno continuato a raccontare storie tra il mistico e il popolare.
La mostra fotografica Tòpo asce Lisària si propone di mettere in risalto l’estetica e la geografia dello spazio rurale e del centro urbano valorizzando il patrimonio linguistico e tutelando il territorio, auspicando in un aumento della sensibilità verso il tema ambientale.
L’invito è quindi di avventurarsi in nuovi percorsi, lungo i sentieri tracciati dalle stradine di campagna e delimitati dai muretti a secco, tra i miti e le leggende, tra la storia e i racconti popolari, a passo lento nell’esplorazione della nostra terra e dei suoi territori di confine e soffermarsi sull’esplorazione del cuore di ogni singolo paesino.
Ricerca _ Esterno Notte
Progetto fotografico _ EcoMostre
Guide di ricerca _ Mattia Manco, Sara Saracino e Antonio Chiga
Testi _ Mattia Manco e Fabrizio Lecce
Traduzioni grike _ Anna Maria Tundo e Mattia Manco
Tòpo asce Lisària è un progetto dell’Associazione Turistica ProLoco Zollino realizzato in collaborazione con Esterno Notte – Associazione ETS con il finanziamento della Legge Regionale N.5/2012 “Norme per la promozione e la tutela delle lingue minoritarie in Puglia”